Come valutare un’agenzia SEO: guida definitiva 2025

Hai un sito che non porta clienti e stai pensando di affidarti a un professionista per l’ottimizzazione per i motori di ricerca. Il problema è che online trovi centinaia di agenzie che promettono di metterti in prima pagina, ma non sai come valutare un’agenzia SEO seriamente. Lo capisco benissimo: in 18 anni di lavoro nel digitale, ho visto imprenditori buttare migliaia di euro con “fantomatici esperti” che non sapevano nemmeno cosa fosse un tag title.

Chiunque può aprire partita IVA e dichiararsi consulente SEO: non servono certificazioni, iscrizioni ad un albo, esami o requisiti. Il risultato? Ti trovi davanti moltissimi improvvisati che hanno letto 3 articoli online e si vendono come esperti. Solo a Bari conosco alcuni “vecchi consulenti SEO” che oggi li ho visti lavorare con i miei occhi come corrieri Amazon o ragionieri in piccole imprese. E questo è solo un esempio.

Questa guida ti serve se sei un imprenditore, un responsabile marketing o un professionista che deve investire nella SEO senza farsi fregare. Ti spiego esattamente come scegliere un’agenzia SEO guardando i criteri che contano davvero: competenze tecniche, metodo di lavoro, trasparenza nei costi. Niente chiacchiere su “strategie innovative” o “approcci data-driven”. Solo fatti concreti per trovare un’agenzia affidabile che ti porti risultati misurabili.

Entro la fine di questo articolo saprai quali domande fare durante il primo colloquio, quali documenti richiedere e quali segnali ti dicono di scappare a gambe levate. Non ti do formule magiche: ti do gli strumenti per individuare la migliore agenzia SEO per il tuo business specifico.

Cos’è la SEO e perché conta per il tuo lavoro

La SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme di tecniche che rendono il tuo sito visibile su Google quando i potenziali clienti cercano i tuoi prodotti o servizi. Se hai un negozio di scarpe a Bari e qualcuno cerca “scarpe artigianali Bari”, la SEO serve a farti apparire tra i primi risultati. Semplice: più sei in alto, più visite ricevi. Più visite ricevi, più opportunità hai di vendere.

Ti faccio un esempio concreto. Un mio ex cliente che vende infissi riceveva 50 visite al mese dal sito. Dopo 8 mesi di strategia SEO arriva a 1.200 visite mensili, con 40-50 richieste di preventivo. Il fatturato è triplicato. Questo succede perché l’ottimizzazione per i motori di ricerca ti porta traffico qualificato: persone che stanno già cercando quello che offri, non gente a caso.

Dal 2024 però il gioco è cambiato con le AI Overview di Google: ora sopra i risultati tradizionali compare una risposta generata dall’intelligenza artificiale. Questo significa che devi ottimizzare i contenuti anche per essere citato da questi sistemi, non solo per rankare nei link blu classici. Una SEO agency seria deve sapere come strutturare i contenuti del tuo sito web per entrambi gli scenari, altrimenti non fa altro che lavorare con metodologie vecchie e superate.

Agenzia SEO o freelance: quale scegliere?

La scelta tra agenzia SEO e specialista SEO Bari dipende dal budget, dalla complessità del progetto e dalla velocità che ti serve. Un SEO freelance costa meno e ti dà accesso diretto a chi fa il lavoro. Un’agenzia ha più risorse, copre più competenze e continua a lavorare anche se una persona si ammala o va in ferie.

Ti mostro le differenze concrete:

AspettoSpecialista SEOAgenzia SEO
Costo mensile€800-2.500/mese€1.500-8.000/mese
CompetenzeSpecializzato in 2-3 areeTeam con competenze multiple
ContinuitàDipende da una personaGarantita dal team
ComunicazioneDiretta con chi esegueTramite account manager
Tempi di rispostaVeloci ma limitatiStrutturati con orari definiti
ScalabilitàLimitata dalla capacità individualeAlta, possono gestire progetti grandi

Scegli uno specialista SEO se hai un progetto piccolo-medio (sito fino a 100 pagine), un budget sotto i €2.000 al mese e vuoi parlare direttamente con chi ottimizza le tue pagine. Funziona bene per attività locali, professionisti, piccoli e-commerce. Il freelance lavora su 5-10 clienti contemporaneamente, quindi ti viene dedicata un’attenzione personale. Lo svantaggio? Se si ammala o ha un imprevisto, il lavoro si ferma.

Scegli un’agenzia se gestisci un e-commerce con centinaia o migliaia di prodotti, un sito multilingua o hai bisogno di più competenze insieme: SEO tecnica, copywriting, sviluppo, link building. Le agenzie hanno senso sopra i €2.000-3.000 al mese perché sotto quella soglia non ti danno abbastanza ore di lavoro per giustificare la struttura. Un’agenzia seria assegna al tuo progetto uno specialista SEO, un copywriter e un developer. Se uno è in ferie, c’è chi lo copre.

APPROFONDIMENTO: Consulente SEO vs Agenzia SEO

Quali sono i criteri fondamentali per valutare un’agenzia SEO?

A mio parere, i criteri fondamentali per valutare un’agenzia SEO sono cinque: esperienza documentata con casi studio reali, competenze tecniche verificabili, metodo di lavoro personalizzato, trasparenza totale su preventivi e report mensili, stabilità del team che lavorerà sul tuo progetto. Questi cinque punti ti permettono di separare le agenzie serie dagli improvvisati che promettono miracoli a 300 euro al mese.

Ogni criterio ha segnali concreti da verificare: portfolio clienti attivi da più di un anno, esempi di codice e ottimizzazioni tecniche fatte, roadmap mese per mese del lavoro previsto, report con dati reali da Analytics e Search Console, nomi e cognomi di chi seguirà operativamente il tuo sito. Se l’agenzia risponde con vaghezza anche solo su uno di questi punti, è un segnale negativo. Vediamo nel dettaglio come verificare ciascun criterio.

Esperienza e track record

Un’agenzia con esperienza solida ha almeno 5-7 anni di attività continuativa nel settore. Sotto questo periodo è difficile che abbiano affrontato abbastanza progetti diversi e abbastanza aggiornamenti di Google per sapere cosa funziona davvero. Se ti dicono “siamo sul mercato da 3 anni ma abbiamo 15 anni di esperienza personale”, chiedi dove hanno lavorato prima e su quali progetti.

Il portfolio clienti ti dice se hanno gestito casi simili al tuo. Se vendi ricambi auto e loro ti mostrano solo siti di ristoranti, devi fare domande. Chiedi di vedere 5-10 clienti attivi con cui lavorano da almeno 12 mesi. Non quelli che hanno abbandonato dopo 3 mesi. Se l’agenzia ha paura di farti vedere per chi lavora, c’è qualcosa che non torna.

I casi studio documentati sono la prova concreta. Devono mostrarti: punto di partenza (traffico organico, posizionamento keyword), interventi fatti (SEO tecnica, contenuti, link building), risultati dopo 6-12 mesi (incremento traffico, conversioni generate). Con screenshot reali da Google Analytics o Search Console. 

Se l’agenzia non ha casi studio o ti dice “per privacy non possiamo mostrare niente”, è un segnale negativo. I clienti soddisfatti accettano volentieri di essere citati come referenza.

Nel caso te lo stia già chiedendo, questi sono i miei casi studio per quanto riguarda l’ottimizzazione SEO

Competenze tecniche SEO certificate

Le competenze tecniche di un’agenzia si verificano guardando cosa sanno fare concretamente, non quali certificati hanno appeso in bacheca. Chiedi esempi di interventi di SEO tecnica che hanno fatto: hanno mai risolto problemi di crawl budget? Sanno ottimizzare i Core Web Vitals? Usano strumenti come Screaming Frog, Semrush o Ahrefs? Se ti rispondono con concetti vaghi tipo “miglioriamo la performance del sito”, chiedi dettagli specifici.

La SEO tecnica include la struttura del sito, la velocità di caricamento, la compatibilità mobile, l’architettura delle URL, i dati strutturati Schema.org. Un’agenzia seria deve sapere leggere un log file del server, configurare correttamente i redirect 301, gestire la canonicalizzazione. Quando ti fanno vedere un caso studio, chiedi quali interventi tecnici hanno fatto e perché. Se parlano solo di “ottimizzazione generale”, non sanno di cosa parlano.

La link building etica significa acquisire backlink da siti autorevoli senza comprare pacchetti di 100 link a € 50. Devono spiegarti come ottengono i link: digital PR, contenuti linkabili, relazioni con editori, guest post su testate verticali. Se ti propongono “50 link al mese garantiti”, scappa. Google penalizza le reti di link comprati. Chiedi di vedere la lista dei domini da cui hanno ottenuto link per altri clienti e verifica tu stesso l’autorevolezza con Moz o Ahrefs.

Il SEO copywriting non è “scrivere testi con le keyword”. Devono saper creare contenuti che rispondono all’intento di ricerca, strutturati per il retrieval da parte delle AI, con la giusta densità di keyword LSI senza forzature. Chiedi di vedere 3-4 articoli scritti per altri clienti e controlla: rispondono subito alla domanda? Sono leggibili? Hanno esempi concreti o solo teoria?

Lo sviluppo di siti web a Bari serve perché molti interventi SEO richiedono modifiche al codice: installare tag structured data, ottimizzare il caricamento delle immagini, implementare lazy loading, configurare la cache. L’agenzia deve avere almeno un developer nel team o collaborare stabilmente con uno. Se dipendono dal tuo webmaster per ogni modifica tecnica, i tempi si allungano.

Altre competenze specifiche: analisi dati con Google Analytics 4, SEO per WordPress (se usi questo CMS), ottimizzazione per Shopify (se hai un e-commerce), gestione Google Search Console. Chiedi chi nel team si occupa di cosa. Se una persona sola copre tutto, è impossibile che sia esperta in tutte le aree.

Metodo di lavoro e strategia

Il metodo di lavoro di un’agenzia SEO seria parte sempre da un’analisi del tuo sito specifico, non da un pacchetto preconfezionato. Se ti vendono “5 articoli al mese + 10 backlink” senza prima guardare il tuo sito, stai comprando un servizio industriale che non ti porterà risultati. Ogni progetto ha problemi diversi: magari hai già ottimi contenuti ma zero link, oppure hai traffico ma le pagine convertono male.

L’audit preliminare deve essere obbligatorio e gratuito (o a pagamento se molto approfondito, ma rimborsabile se accetti il preventivo). Questo documento ti dice: stato attuale del posizionamento, errori tecnici critici, opportunità di keyword, analisi competitor. Ti faccio vedere cosa deve contenere un audit serio: screenshot di Search Console con traffico e click, lista di errori 404 e redirect sbagliati, gap di contenuti rispetto ai competitor, stima realistica dei tempi. Se dopo 30 minuti di call ti mandano già il preventivo, non hanno analizzato niente.

Le pratiche etiche (chiamate white hat) significano che rispettano le linee guida di Google senza cercare scorciatoie. Niente keyword stuffing (ripetere la keyword 50 volte in un testo), niente cloaking (mostrare contenuti diversi a Google rispetto agli utenti), niente PBN (reti private di blog creati solo per linkare). Chiedi esplicitamente: “Usate tecniche che rischiano penalizzazioni?”. Se ti rispondono con giri di parole o ti dicono “usiamo tecniche avanzate”, diffidate.

Un’agenzia trasparente ti spiega il piano mese per mese: “Mese 1-2 risolviamo gli errori tecnici, mese 3-4 creiamo i contenuti cornerstone, mese 5-6 partiamo con il link building”. Vuoi vedere una roadmap chiara, non “lavoreremo sulla visibilità complessiva”. Come valutare un’agenzia SEO passa anche da questo: ti dicono cosa faranno esattamente o parlano per slogan?

Trasparenza e comunicazione

La trasparenza di un’agenzia si vede da quanto ti fanno capire cosa stanno facendo e quali risultati stai ottenendo. Se dopo 3 mesi non sai su quali pagine hanno lavorato o quante visite hai in più, c’è un problema di comunicazione. Chiedi già al primo incontro: ogni quanto ricevo report? Chi è il mio referente? Come vi contatto se ho urgenze?

I report devono arrivare mensilmente con dati reali, non slide piene di grafici incomprensibili. Ciò di cui hai bisogno è: traffico organico del mese (con confronto rispetto al mese precedente), posizionamento delle keyword target, pagine che hanno guadagnato posizioni, interventi tecnici completati, contenuti pubblicati, link acquisiti. 

Il preventivo SEO dettagliato ti dice esattamente cosa paghi. Non accettare preventivi con una sola riga “Servizio SEO completo €2.000/mese”. In questo caso deve essere presente: ore di SEO tecnica, ore di copywriting, numero di contenuti, attività di link building, riunioni mensili incluse. Se qualcosa non è nel preventivo, chiarisci subito se è escluso o se lo fanno comunque.

I KPI (indicatori di performance) vanno definiti insieme prima di partire. Non solo “aumentare il traffico” ma obiettivi misurabili: portare la keyword X in prima pagina entro 6 mesi, aumentare le visite del 50% entro 8 mesi, generare 20 lead qualificati al mese dal traffico organico. Questi numeri devono essere realistici, non sparati a caso. Un’agenzia seria ti dice anche cosa non può garantire: nessuno può prometterti la posizione 1 su Google per keyword competitive in 2 mesi.

Stabilità del team

La stabilità del team conta perché se chi ha studiato il tuo sito se ne va dopo 3 mesi, ricomincia tutto da capo con una persona nuova che deve capire il progetto. Nel 2018, il mio primo cliente mi ha riferito di essersi rivolto ad una importante studio SEO in provincia di Padova per vedersi passare per 4 account manager diversi in un anno: ogni volta dovevano rispiegare il business, i competitor, gli obiettivi. Risultato: zero strategia continuativa, solo interventi a caso.

Chiedi già al primo incontro: chi lavorerà concretamente sul mio progetto? Voglio nome, cognome e ruolo. Non accettare risposte vaghe tipo “il nostro team di esperti”. Vuoi sapere chi è il SEO specialist, chi scrive i contenuti, chi gestisce la parte tecnica. Se ti dicono “te lo comunicheremo dopo la firma”, è un brutto segno.

Il turnover alto nelle agenzie SEO è comune perché molte sfruttano junior sottopagati che scappano dopo 6-12 mesi. Chiedi quanto tempo lavorano in agenzia le persone che seguiranno il tuo progetto. Se il SEO specialist è lì da 6 mesi e prima faceva tutt’altro, diffida. Tu hai bisogno di persone con almeno 2-3 anni di esperienza continuativa in quel ruolo.

Verifica anche chi prende le decisioni strategiche. Alcune agenzie ti vendono il fondatore esperto, ma poi ti segue uno stagista. Chiedi esplicitamente: “Il titolare/senior sarà coinvolto nel mio progetto o solo nella fase commerciale?”. Se partecipa solo alle riunioni iniziali, vuol dire che paghi il brand ma lavora personale junior.

Quali sono le competenze specialistiche che dovrebbe avere una agenzia SEO?

Le competenze specialistiche dipendono dal tuo tipo di business: se hai un’attività locale ti serve un’agenzia che sappia ottimizzare Google Business Profile e gestire le recensioni, se vendi online serve esperienza su e-commerce con migliaia di prodotti e dati strutturati, se vuoi massimizzare i risultati serve integrazione con Google Ads e lead generation. Non tutte le agenzie coprono tutte le specializzazioni: meglio un’agenzia esperta nella tua nicchia che una generalista che fa tutto male.

Quando valuti un’agenzia, chiedi esempi concreti nella tua area specifica. Se hai un ristorante e loro ti mostrano solo casi di e-commerce, dovranno studiare tutto da zero. Se vendi su Shopify e non hanno mai ottimizzato una scheda prodotto, perderai mesi. Vediamo nel dettaglio le tre specializzazioni che fanno la differenza.

Local SEO (se hai attività locali)

La Local SEO serve se hai clienti in una zona geografica specifica: ristoranti, studi medici, negozi, artigiani, professionisti. Un’agenzia che sa fare Local SEO deve dimostrartelo con esempi concreti: hanno già posizionato attività simili alla tua nella tua città? Sanno ottimizzare Google Business Profile? Gestiscono le recensioni?

Chiedi di vedere risultati su ricerche locali tipo “idraulico Bari” o “avvocato divorzista Milano”. La Local SEO richiede competenze diverse dalla SEO tradizionale: devi ottimizzare la scheda Google Business, raccogliere recensioni autentiche, creare contenuti geo-localizzati, costruire citazioni (NAP) su directory locali. Se l’agenzia ti propone gli stessi contenuti generici che scriverebbero per un e-commerce nazionale, non sanno cosa stanno facendo.

Verifica che conoscano le mappe di Google: come si sale nel Local Pack (i 3 risultati con mappa)? Come si gestiscono le categorie? Cosa fare se hai più sedi? Un’agenzia seria ti chiede subito: hai già una scheda Google Business? È verificata? Quante recensioni hai? Se non ti fanno queste domande, la Local SEO non è il loro forte.

E-commerce SEO (se vendi online)

La SEO per e-commerce ha problemi tecnici specifici che non trovi sui siti vetrina: migliaia di pagine prodotto, varianti (colore, taglia), filtri che creano URL duplicati, schede prodotto con contenuti copiati dai fornitori. Un’agenzia che lavora su e-commerce deve sapere gestire la SEO su Shopify, WooCommerce, Magento o Prestashop.

Chiedi esempi concreti: hanno mai ottimizzato un catalogo con 500+ prodotti? Come gestiscono le pagine categoria? Sanno implementare i dati strutturati per i prodotti (price, availability, reviews)? Un e-commerce mal ottimizzato può avere 10.000 pagine indicizzate ma solo 50 che portano traffico. L’agenzia deve sapere quali pagine spingere e quali bloccare dall’indicizzazione.

Integrazione con strategie di marketing multicanale

Un’agenzia SEO completa sa che la SEO non vive da sola ma funziona meglio integrata con altri canali: Google Ads, Facebook Ads, email marketing, PR digitali. Se l’agenzia dice “noi facciamo solo SEO organica”, stai perdendo occasioni. Ti spiego perché.

Google Ads e SEO si supportano: i dati delle campagne a pagamento ti dicono quali keyword convertono meglio, così sai dove concentrare gli sforzi SEO. Se una keyword converte bene su Ads ma non sei posizionato organicamente, hai trovato un’opportunità. Un’agenzia che gestisce entrambi i canali ottimizza il budget: usi Ads per keyword competitive dove la SEO è lenta, e la SEO per keyword informative dove Ads costa troppo.

La lead generation richiede che l’agenzia capisca il tuo funnel di vendita. Non basta portare traffico: servono landing page ottimizzate, call-to-action chiari, form che convertono. Chiedi se sanno fare A/B test sulle pagine di conversione, se monitorano il tasso di rimbalzo, se analizzano quali pagine generano contatti qualificati. Se ti parlano solo di posizionamento e traffico senza menzionare le conversioni, vedono solo metà del problema.

Le PR digitali sono link building fatto bene: ottenere menzioni su testate online, interviste, collaborazioni con influencer del settore. Un’agenzia che sa fare PR digitali ha contatti con giornalisti ed editori, sa scrivere comunicati stampa che interessano, crea contenuti degni di essere linkati. Se per link building intendono solo commentare su forum o comprare guest post su blog sconosciuti, non sanno fare PR.

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Promesse irrealistiche sui tempi

Le promesse irrealistiche tipo “Primo su Google in 2 mesi” sono il segnale più chiaro che ti stanno prendendo in giro. La SEO richiede tempo perché Google deve crawlare il sito, indicizzare i cambiamenti, valutare i contenuti e confrontarli con i competitor. Nessuno ha il controllo diretto su quando Google decide di rankare una pagina.

Ti dico i tempi realistici: 3-4 mesi per vedere i primi miglioramenti (qualche keyword sale di posizione), 6-9 mesi per risultati significativi (aumento traffico visibile), 12+ mesi per consolidare posizioni su keyword competitive. Se vendi “assicurazione auto online” e ti promettono la prima pagina in 60 giorni, ti stanno mentendo. Quella keyword ha competitor che investono decine di migliaia di euro al mese.

Le uniche promesse accettabili sono sui deliverable, non sui risultati: “Ti consegniamo 8 articoli ottimizzati al mese”, “Risolviamo gli errori tecnici entro 30 giorni”. Ma nessuno può garantire “Ti porto 1000 visite in 3 mesi” perché dipende da Google, non dall’agenzia. Diffidate da chi vende certezze su posizionamento e traffico.

Preventivo senza analisi del sito

Un preventivo fatto senza guardare il tuo sito è carta straccia. Come fa un’agenzia a quotare il lavoro se non sa quanti errori tecnici hai, quanti contenuti servono, quanto è competitiva la tua nicchia? 

Il processo corretto: primo contatto telefonico o via email, call conoscitiva di 30-60 minuti dove spieghi il business, accesso a Search Console e Analytics per vedere i dati reali, audit preliminare (anche veloce), poi preventivo personalizzato. Se ti mandano il listino prezzi dopo una mail, stanno vendendo pacchetti standard.

Assenza di recensioni verificabili

L’assenza di recensioni verificabili su Google, Trustpilot o altri portali è sospetta per un’agenzia che fa marketing digitale. Se sono bravi a posizionare i clienti, perché non posizionano se stessi? Se sanno generare recensioni per altri, perché non ne hanno?

Cerca recensioni su: Google Business Profile dell’agenzia, pagina Facebook, portali settoriali, LinkedIn (referenze dei clienti). Leggi quelle negative: tutti hanno qualche cliente insoddisfatto, ma se trovi lamentele ricorrenti su mancanza di comunicazione, risultati zero, fatture non chiare, è un pattern da considerare.

Attenzione alle recensioni false: 50 recensioni tutte a 5 stelle scritte nello stesso periodo sono sospette. Le recensioni autentiche hanno date distribuite nel tempo, testi diversi (non tutti “Ottimi professionisti, super consigliati!”), qualche 4 stelle mista ai 5 stelle. Se tutte le recensioni sembrano scritte dalla stessa persona, probabilmente lo sono.

Mancanza di certificazioni/partnership

Le certificazioni non sono obbligatorie ma dimostrano che l’agenzia investe in formazione e ha rapporti diretti con le piattaforme. Google Partner (per chi gestisce campagne Ads), certificazioni su Analytics, certificazioni Semrush o Ahrefs. Non sono la cosa più importante, ma la loro assenza totale è strana per un’agenzia seria.

Più rilevante: chiedi se hanno partnership con Google, se partecipano a eventi di settore, se i loro specialist hanno certificazioni personali. Un’agenzia che non investe nella formazione del team lavora con conoscenze vecchie. La SEO cambia continuamente: se non si aggiornano, applicano tecniche obsolete.

Attenzione però: le certificazioni non garantiscono risultati. 

Quanto costa un’agenzia SEO seria?

Il costo di un’agenzia SEO seria in Italia va da €1.500 a €8.000 al mese, a seconda della complessità del progetto e della competitività del settore. Un sito locale di 30 pagine costa molto meno di un e-commerce nazionale con 10.000 prodotti. Chi ti quota € 300 al mese sta vendendo un servizio industrializzato che non ti porterà risultati misurabili.

Ti do i range realistici per tipo di progetto:

  • Sito locale piccolo (professionista, negozio): €800-1.500/mese
  • Sito aziendale medio (50-200 pagine): €1.500-3.000/mese
  • E-commerce piccolo (fino a 500 prodotti): €2.000-4.000/mese
  • E-commerce grande o sito complesso: €4.000-8.000+/mese
  • Progetto enterprise (multinazionali, portali): €10.000+/mese

Questi prezzi includono un team che lavora attivamente sul tuo progetto. Se paghi €500 al mese, ricevi al massimo 5-6 ore di lavoro mensili: il tempo di scrivere un articolo. Non basta per fare SEO tecnica, link building, analisi, report.

Un preventivo completo deve specificare:

  • Ore mensili dedicate al progetto (es: 40 ore/mese).
  • Distribuzione del lavoro: 15 ore SEO tecnica, 15 ore contenuti, 10 ore link building.
  • Deliverable concreti: 4 articoli ottimizzati, 5 link editoriali, correzione errori tecnici.
  • Accessi necessari: Search Console, Analytics, CMS, hosting.
  • Riunioni incluse: 2 call strategiche al mese di 30 minuti.
  • Durata minima contratto: solitamente 6-12 mesi (la SEO non funziona in 2 mesi).
  • Penali o modalità di uscita anticipata.

Se il preventivo ha solo “Servizio SEO completo € 2.000/mese” senza dettagli, chiedi di specificare tutto. Devi sapere cosa paghi.

Diffidate dei prezzi troppo bassi perché la matematica non mente. Un SEO specialist serio costa all’agenzia €2.000-3.500/mese tra stipendio e costi. Se ti vendono il servizio a €400 al mese, quanto tempo ti dedicano? Probabilmente hanno 30 clienti a € 400 e danno a ognuno 2 ore al mese. Con 2 ore non ottimizzi nemmeno una pagina decentemente.

I segnali che il prezzo è troppo basso: pacchetti sotto €800/mese per siti aziendali, “offerte” tipo “Primo mese gratis poi € 299/mese”, prezzi fissi indipendentemente dal progetto. Queste agenzie lavorano in volume: prendono 50 clienti piccoli, fanno il minimo indispensabile, contano sul fatto che molti non se ne accorgono per 6-12 mesi.

Un’agenzia trasparente ti spiega perché costa quella cifra: “Il tuo progetto richiede 50 ore al mese perché devi recuperare 3 anni senza SEO. Il nostro SEO specialist costa € 60/ora, il copywriter € 45/ora, il developer € 70/ora”. Se fanno i conti con te, è un buon segno. Se rispondono “Questo è il nostro listino” senza giustificare, stanno nascondendo qualcosa.

Le domande che separano i SEO professionisti dagli improvvisati

Queste sono le domande che devi fare durante il primo colloquio. Le agenzie SEO serie rispondono senza problemi, quelle improvvisate girano intorno o si offendono. Prepara carta e penna.

1. “Chi lavorerà materialmente sul mio progetto? Nome, cognome, ruolo.”

Se rispondono “il nostro team di esperti” senza darti nomi, stanno nascondendo qualcosa. Vuoi sapere chi scrive i tuoi contenuti, chi fa l’analisi tecnica, chi gestisce i link. Chiedi anche da quanto tempo queste persone lavorano in agenzia. Se il SEO specialist è lì da 4 mesi, sei una cavia.

2. “Posso vedere 3 casi studio con accesso a Search Console o Analytics?”

Gli screenshot possono essere ritoccati. L’accesso diretto a Search Console no. Un’agenzia seria ha clienti che accettano di mostrare i dati reali in forma anonima (senza nome azienda). Se rifiutano citando la privacy, chiedi almeno screenshot con timestamp e URL visibili. Se non hanno nemmeno quello, non hanno risultati da mostrare.

3. “Quanti clienti avete perso negli ultimi 12 mesi e perché?”

Tutti perdono clienti: per budget, per cambio strategia, per incompatibilità. Il problema non è perdere clienti, è come te lo raccontano. Se dicono “zero abbandoni” stanno mentendo. Se ti spiegano “3 clienti: uno ha chiuso l’attività, uno voleva risultati in 60 giorni, uno è passato a un parente” è credibile.

4. “Posso parlare con 2 vostri clienti attivi prima di firmare?”

Non referenze scritte, ma una telefonata di 10 minuti con un cliente reale. Fagli queste domande: “Rispettano le scadenze?”, “Il referente risponde quando hai urgenze?”, “Rifaresti questa scelta?”. Se l’agenzia rifiuta la chiamata diretta, ha qualcosa da nascondere.

5. “Quali tecniche usate per ottenere backlink?”

Se dicono “abbiamo pacchetti con 50 link garantiti al mese”, scappa. Se parlano di digital PR, contenuti linkabili, guest post su testate verticali con contatti diretti agli editori, sono sulla strada giusta. Chiedi di vedere 5-10 domini da cui hanno ottenuto link per altri clienti. Verifica tu stesso su Ahrefs o Moz se sono siti autorevoli o spam.

6. “Cosa succede se dopo 6 mesi non vedo miglioramenti misurabili?”

Un’agenzia trasparente ti dice: “Analizziamo cosa non ha funzionato, modifichiamo la strategia, se dopo 9 mesi i KPI concordati non si muovono puoi uscire senza penali”. Se ti rispondono “I risultati sono garantiti” o “Devi avere fiducia”, stai comprando fumo.

7. “Avete mai ricevuto penalizzazioni da Google su progetti clienti?”

Domanda trabocchetto. Se dicono “mai”, probabilmente mentono o hanno poca esperienza. Tutti gli specialisti SEO con 5+ anni di attività hanno incrociato almeno una penalizzazione (magari ereditata da un precedente consulente). La risposta giusta è: “Sì, 2 casi: uno per link spam del vecchio consulente che abbiamo ripulito, uno per contenuti duplicati che abbiamo risolto in 4 mesi”.

Porta queste domande stampate al colloquio. Se l’agenzia risponde a tutte con esempi concreti, sei sulla buona strada. Se elude anche solo 3 domande, cancellala dalla lista.

Conclusioni e prossimi passi

Ora hai gli strumenti per valutare un’agenzia SEO senza farti fregare. Non serve essere un esperto tecnico: basta fare le domande giuste e pretendere risposte concrete. Le agenzie serie sono trasparenti, quelle improvvisate girano intorno alle domande scomode.

Prima di firmare qualsiasi contratto, verifica che l’agenzia abbia almeno 5 anni di attività, ti mostri casi studio con dati reali, faccia un audit preliminare del tuo sito e ti dica chi lavorerà operativamente sul progetto. Il preventivo deve dettagliare ore e deliverable, non essere una riga generica. Controlla le recensioni verificabili, chiedi referenze di clienti contattabili e assicurati che il loro sito sia ben posizionato. Diffidate da chi promette primi posti in 2 mesi e da prezzi sotto i €1.500 al mese per progetti aziendali.

Pietro Rogondino
Pietro Rogondino

Sono Pietro Rogondino, consulente SEO di Bari con 18 anni di esperienza. Aiuto imprenditori come te a portare il proprio sito in prima pagina su Google, dove i tuoi clienti ti stanno già cercando. Non uso trucchi. Solo metodologie testate che funzionano nel tempo. Perché il tuo successo è anche il mio. Affidati a chi conosce davvero il Web Marketing: insieme possiamo trasformare la tua presenza online per ottenere risultati concreti.

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