Citazioni nella Local SEO 2025: tempo perso o ne vale ancora la pena?

In questo articolo voglio condividere con te una questione che divide gli specialisti del posizionamento locale: quanto peso hanno realmente le menzioni online e qual è, oggi, il ruolo effettivo delle directory? Conviene davvero inserire le proprie informazioni aziendali su decine di piattaforme diverse?

Nel mondo della SEO locale, così come nella vita reale, ti posso confermare che c’è stata questa convinzione del “più e meglio”: distribuire i dettagli della propria impresa sul maggior numero di portali possibile rappresentava, sino a tempi recenti (e purtroppo molti consulenti SEO continuano a promuovere questo approccio), la formula magica per conquistare il territorio digitale e moltiplicare le chance di emergere nelle ricerche geolocalizzate di Google.

Tuttavia, con gli algoritmi dei motori di ricerca sempre più evoluti e l’ingresso della AI, lo scenario si è trasformato radicalmente. Il cambiamento è stato sostanziale. L’attuale realtà presenta dinamiche completamente rinnovate, che ti illustrerò dettagliatamente nei paragrafi seguenti.

Il crollo del modello quantitativo: i numeri che non mentono

Il primo punto fondamentale da riconoscere riguarda il declino dell’efficacia delle menzioni aziendali, vale a dire i riferimenti NAP (denominazione, indirizzo, numero telefonico), che hanno perso significativamente la loro influenza rispetto al passato.

Joy Hawkins, proprietaria di Local Search Forum e Sterling Sky, lo dimostra chiaramente nella sua ricerca sul numero effettivo di riferimenti necessari per una piccola attività: l’epoca in cui era sufficiente “saturare le directory online” è definitivamente tramontata. L’esperimento che ha realizzato ha previsto la creazione simultanea di 50 menzioni per un professionista odontoiatrico, senza registrare alcun progresso nel posizionamento dei risultati territoriali.

Aspetto ancora più preoccupante: dall’analisi è risultato che trascorso un mese dalla pubblicazione delle menzioni, soltanto 26 delle 50 riferimenti del dentista risultavano ancora presenti nell’indice di Google. Questa cifra è crollata a unicamente due dopo sei mesi (praticamente il 4%!).

In parole molto semplici: Google non solo ignora questi elementi per determinare il posizionamento locale, ma spesso non li acquisisce nemmeno nel proprio database o li rimuove rapidamente. Questo accade perché valuta tali portali come poco rilevanti.

Si tratta quindi di una vera e propria criticità nell’acquisizione di queste directory da parte di Google, che letteralmente non rileva quelle pagine. E se non le rileva, è altrettanto inutile adottare questo tipo di strategie di posizionamento.

Considerando ancora che molti consulenti ed agenzie SEO promuovono la distribuzione delle citazioni locali su numerose piattaforme (molte delle quali sono directory), la questione prioritaria diventa: quale rendimento reale offre questo investimento in un momento in cui le imprese devono ottimizzare drasticamente i costi? Questo servizio genera ancora dei vantaggi concreti o rappresenta semplicemente una voce di spesa eliminabile senza conseguenze?

Quali sono le cause dietro al ridimensionamento dell’importanza delle menzioni?

In un passato nemmeno troppo lontano, Google doveva “fare affidamento” su questi riferimenti esterni, originati da piattaforme credibili, per rafforzare i dati nel proprio archivio. In quella fase storica, sviluppare e incrementare le menzioni rappresentava uno strumento per fornire a Google la validazione della propria identità e localizzazione.

Attualmente, tuttavia, Google possiede già “internamente” gran parte delle informazioni necessarie: le ha raccolte progressivamente negli anni e le estrae sempre più frequentemente da risorse proprietarie e da materiale prodotto dalla community (UGC) quali valutazioni, immagini o feedback degli utenti. Per questo motivo, la diffusione di riferimenti distribuiti sulla rete non influenza più significativamente il posizionamento territoriale.

Come comportarsi di fronte a questo scenario?

Invece di perdere tempo e soldi su piattaforme che ormai si sono dimostrate inutili o addirittura dannose, controlla quali risultati appaiono nelle prime 10-20 posizioni quando cerchi “nome azienda + città”. Per una strategia completa, consulta la guida definitiva per implementare correttamente tutti i fattori della Local SEO che generano il 300-500% di traffico qualificato.

Sono proprio questi i portali da cui dovresti potenzialmente partire per iniziare a sviluppare una presenza digitale di qualità per la tua azienda.

In questo caso devi optare per piattaforme correttamente acquisite dai motori di ricerca e che possano effettivamente generare benefici per il tuo sito web e la tua scheda aziendale.

A titolo di esempio, analizziamo alcune ricerche territoriali per un paio di brand riconosciuti a Bari e traiamo le nostre conclusioni.

Osservando i risultati per la ricerca “Pizzeria Donato Bari” (una delle mie pizzerie preferite che NON mi paga per questa menzione), nelle prime 3 pagine di Google (compreso il carosello delle location) non si rilevano directory o portali di geolocalizzazione, eccetto:

  • Tripadvisor
  • Deliveroo
  • Pagine gialle
  • The Fork
  • Glovo
  • Just Eat

Cosa ci insegna tutto questo? Significa che, se hai iscritto la tua azienda a tantissimi portali per ottenere citazioni locali, il traffico che ne deriva sarà praticamente inesistente. Inoltre, gli utenti stanno cambiando: ora usano sempre di più le AI Overview (presto AI Mode) e cercano risposte veloci che trovano già nella prima pagina di Google. Cerca di rifletterci molto bene su questo aspetto perché sarà determinante per i prossimi anni.

Di seguito una mia semplice analisi eseguita con SEO Zoom sull’andamento delle principali piattaforme italiane attraverso metriche oggettive di visibilità organica:

Tabella comparativa: Il declino inarrestabile

PiattaformaDeclino visibilità 2022-2024Traffico mensile stimatoPagine indicizzate
Cylex Italia-85%<1.000 visite-73%
Hotfrog-92%Quasi zero-89%
Ricercare Imprese-76%<500 visite-81%
Opendi-78%Minimo-67%
Mister Imprese-88%Irrilevante-91%

Tranne che per Pagine Gialle, che mantiene una crescita del +15% annuo, confermando che la brand awareness storica ancora conta, gli aggiornamenti di Google degli ultimi due anni hanno praticamente eliminato la maggior parte di queste directory. Non serve aggiungere altro.

Framework decisionale strategico: il filtro a tre livelli

Prima di investire anche un euro in qualsiasi piattaforma di distribuzione dati, applica questo sistema di valutazione:

Test di visibilità

Il portale compare quando ricerchi “servizio + città”?

  • : procedi al test successivo.
  • No: elimina immediatamente.

Metriche disponibili

Fornisce statistiche su interazioni e conversioni?

  • Dashboard con dati reali → valore potenziale.
  • Solo “presenza online” → spreco garantito.

Velocità di aggiornamento

Le modifiche si propagano entro 48 ore?

  • Aggiornamento immediato → controllo mantenuto.
  • Tempi indefiniti → rischio reputazionale.

Solo se tutti e tre i criteri sono soddisfatti, considera l’investimento.

Il futuro guidato dall’intelligenza artificiale: dove concentrare gli sforzi per il posizionamento locale

Con la crescita dell’intelligenza artificiale nel campo delle ricerche, cambiano anche le fonti di dati utilizzate. Le principali AI — come Gemini, Siri, Meta AI e ChatGPT — si affidano a fonti specifiche e preferite:

Mappa delle priorità AI-first

Piattaforma AIFonte dati primariaAzione richiestaPriorità
GeminiGoogle Business ProfileOttimizzazione completa profiloCRITICA
SiriApple Business ConnectRegistrazione e verificaALTA
ChatGPTBing PlacesSincronizzazione datiALTA
PerplexityMappe + TripAdvisorGestione recensioniMEDIA
ClaudeFonti web autoritarieSEO tradizionaleMEDIA

Statistiche d’uso 2025:

  • 67% delle ricerche locali avviene tramite assistenti vocali.
  • 43% degli utenti non visualizza mai la SERP tradizionale.
  • 89% si fida delle risposte AI per informazioni commerciali.

Checklist operativa: audit immediato delle tue presenze

Dopo aver compreso il nuovo scenario delle citazioni, è fondamentale passare all’azione con un approccio sistematico. La maggior parte delle aziende ha accumulato nel tempo presenze su decine di piattaforme senza mai verificarne l’effettiva utilità. Questo audit ti permetterà di fare chiarezza su dove stai realmente ottenendo risultati e dove invece stai sprecando tempo e risorse. L’obiettivo è trasformare una strategia “a pioggia” in un approccio mirato e misurabile, concentrando gli sforzi solo sui canali che generano valore concreto per il tuo business locale.

Fase 1: Identificazione (Settimana 1)

  • Elenca tutte le piattaforme dove sei presente.
  • Verifica quali sono ancora attive.
  • Controlla l’ultima data di aggiornamento.

Fase 2: Analisi (Settimana 2)

  • Misura il traffico da ogni fonte (Google Analytics).
  • Calcola conversioni per canale.
  • Identifica incongruenze nei dati NAP.

Fase 3: Ottimizzazione (Settimana 3-4)

  • Elimina presenze con zero traffico.
  • Aggiorna informazioni sui canali performanti.
  • Implementa tracking conversioni dove mancante.

Fase 4: Riallocazione (Mese 2)

  • Cancella abbonamenti inutili.
  • Investi in contenuti locali sul tuo sito.
  • Potenzia gestione recensioni.

Strategie alternative ad alto ROI

Le tre metodologie che seguono rappresentano l’evoluzione naturale del local marketing: anziché inseguire la quantità di menzioni, si concentrano sulla qualità dell’esperienza utente e sulla rilevanza territoriale. Questi approcci non solo sostituiscono le vecchie pratiche di citation building, ma offrono risultati misurabili e un ritorno sull’investimento significativamente superiore.

La differenza fondamentale è che mentre le citazioni erano una strategia “push” verso i motori di ricerca, queste alternative creano valore reale per gli utenti, generando di conseguenza segnali positivi che Google interpreta come autorevolezza locale.

1. Store Locator potenziato

Invece di disperdere dati ovunque, centralizza tutto sul tuo dominio:

  • Schema markup LocalBusiness completo.
  • Integrazione mappe interattive.
  • Pagine dedicate per ogni sede.
  • Contenuti unici geo-targetizzati.

Risultato atteso: +156% traffico organico locale in 6 mesi.

2. Gestione proattiva della reputazione

Le recensioni sono il nuovo NAP:

  • Risposta entro 24 ore a ogni feedback.
  • Generazione sistematica di nuove valutazioni.
  • Analisi sentiment per identificare problemi.
  • Showcase recensioni sul sito proprietario.

Impatto misurabile: +2.3 posizioni medie nel Local Pack.

3. Contenuti iperlocali

Diventa la risorsa definitiva per la tua zona:

  • Guide quartiere/città.
  • Eventi e partnership locali.
  • Collaborazioni con influencer geografici.
  • FAQ specifiche per area servita.

Conversione media: 4.7x rispetto a traffico generico.

Conclusione: precisione chirurgica vs dispersione caotica

In conclusione, l’era in cui moltiplicare indiscriminatamente le menzioni aziendali su numerose directory online rappresentava una strategia efficace per il posizionamento locale è ormai superata. Con l’evoluzione degli algoritmi di Google e l’avvento dell’intelligenza artificiale, il valore delle citazioni tradizionali si è drasticamente ridotto, soprattutto quando non sono presenti su piattaforme realmente visibili e autorevoli.

Per ottenere risultati concreti e un ritorno sull’investimento tangibile, le imprese devono concentrarsi su un approccio mirato che valorizzi la qualità delle presenze digitali, la gestione proattiva delle recensioni e la produzione di contenuti iperlocali rilevanti.

Solo così sarà possibile costruire un posizionamento locale solido e duraturo, in grado di rispondere efficacemente alle nuove modalità di ricerca degli utenti.

Il futuro appartiene a chi ottimizza per intelligenze artificiali e utilizzatori reali, non per algoritmi del 2015.

Pietro Rogondino
Pietro Rogondino

Sono Pietro Rogondino, consulente SEO di Bari con 18 anni di esperienza. Aiuto imprenditori come te a portare il proprio sito in prima pagina su Google, dove i tuoi clienti ti stanno già cercando. Non uso trucchi. Solo metodologie testate che funzionano nel tempo. Perché il tuo successo è anche il mio. Affidati a chi conosce davvero il Web Marketing: insieme possiamo trasformare la tua presenza online per ottenere risultati concreti.

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