Cosa sono i post di Google e come si usano?

I post di Google sono aggiornamenti che puoi pubblicare direttamente sulla tua scheda Google Business Profile e che appaiono quando i potenziali clienti cercano la tua attività su Google Search e Google Maps. Si tratta di contenuti brevi – testo, immagini, video – che ti permettono di comunicare promozioni locali, eventi aziendali, novità o informazioni utili a chi sta cercando esattamente quello che offri, nel momento in cui lo sta cercando.

Molte attività locali non sanno nemmeno che esistono. O peggio, sanno che esistono ma non li usano perché pensano siano “l’ennesima cosa da gestire”. La verità? Se gestisci un profilo aziendale Google, ignorare i Google Posts significa lasciare sul tavolo un’opportunità gratuita per aumentare la visibilità locale, migliorare il posizionamento nella SERP locale e generare più contatti e visite in negozio.

Ti parlo per esperienza diretta: ho visto ristoranti aumentare le prenotazioni del 40% pubblicando il menù del giorno, negozi triplicare il numero di clienti con offerte lampo, professionisti riempire l’agenda con post su consulenze gratuite. Il tutto senza spendere un euro in pubblicità, sfruttando solo Google Business Profile e la ricerca geolocalizzata.

In questa guida ti spiego cosa sono i post di Google, come crearli, quando pubblicarli e come usarli per far crescere la tua attività. Partiamo dalle basi.

Cosa sono i post di Google Business Profile (ex Google My Business)?

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I post di Google Business Profile sono contenuti brevi che pubblichi direttamente sulla tua scheda aziendale e che appaiono quando qualcuno cerca la tua attività su Google o Google Maps. Immagina di avere una bacheca digitale dove puoi attaccare avvisi, promozioni, foto di nuovi prodotti o annunci di eventi: è esattamente questo che fanno questo tipo di post, solo che la bacheca è visibile a migliaia di persone nel momento in cui ti stanno cercando.

Questi contenuti compaiono in tre punti specifici: nel Knowledge Panel (il box informativo che appare sulla destra quando cerchi un’attività da desktop), nella scheda completa che si apre toccando il nome dell’attività su Google Maps mobile, e all’interno del Local Pack (i primi tre risultati locali con la mappa che vedi su Google Search). Non sempre appaiono in tutte le posizioni – dipende dall’algoritmo di Google, dalla completezza del tuo profilo e dal livello di engagement che generi.

Sai qual’è la differenza principale rispetto ai classici post sui social media? Qui intercetti persone con un intento commerciale già alto. Non stai interrompendo qualcuno che scorre il feed di Facebook: stai parlando a chi ha cercato “ristorante di pesce Bari” e ha trovato la tua scheda. L’attenzione è già tua, devi solo sfruttarla.

Tipi e formati dei post del profilo aziendale di Google

Google ti mette a disposizione quattro tipologie di post, ognuna progettata per obiettivi specifici e con caratteristiche proprie. Scegliere il formato giusto fa la differenza tra un post che converte e uno che nessuno guarda.

  1. Post standard (aggiornamenti generali): sono i post più flessibili. Li puoi usare per comunicare qualsiasi novità: l’arrivo di un nuovo prodotto, un cambio temporaneo degli orari, il lancio di un servizio. Non hanno campi obbligatori particolari oltre al testo e puoi aggiungere un’immagine o un video. Il pulsante di call-to-action è personalizzabile: “Scopri di più”, “Iscriviti”, “Acquista”.
  2. Post evento: hanno un campo dedicato per data e ora di inizio e fine. Google li mostra con maggiore evidenza man mano che l’evento si avvicina e li rimuove automaticamente quando è passato. Perfetti per: inaugurazioni, serate a tema, open day, corsi, webinar. Il CTA tipico è “Partecipa” o “Registrati”.
  3. Post offerta: includono codice sconto, link diretto e data di scadenza. Creano urgenza e spingono all’azione immediata. Puoi specificare termini e condizioni. I pulsanti disponibili sono “Riscatta offerta” o “Acquista”. Google li evidenzia visivamente con un badge “Offerta”.
  4. Post prodotto: mostrano un singolo prodotto con prezzo, foto e link alla pagina di acquisto. Utili per e-commerce fisici o attività che vendono articoli specifici. Non sostituiscono un catalogo completo ma mettono in evidenza novità o best seller.

Ogni formato permette fino a 1.500 caratteri di testo, ma l’ideale è restare tra 100 e 300 parole: più sei conciso e diretto, più funziona.

Per quanto tempo rimangono attivi i post di Google?

I post di Google scadono automaticamente dopo 7 giorni dalla pubblicazione, tranne gli eventi e le offerte che rimangono visibili fino alla data che hai impostato. Significa che se pubblichi un post standard oggi, tra una settimana sparisce dalla tua scheda e devi pubblicarne uno nuovo per mantenere quella sezione attiva.

Questa durata breve è voluta: Google vuole contenuti freschi, non bacheche polverose con annunci di sei mesi fa. Se pubblichi un evento con data 15 dicembre, quel post resta attivo fino al 15 dicembre e poi viene rimosso automaticamente. Stessa cosa per le offerte: imposti scadenza 30 novembre, il post sparisce il 1° dicembre.

Per questo devi pubblicare con costanza. Non basta creare un post al mese e pensare di aver fatto SEO locale. La frequenza minima che ti consiglio è 2-3 post a settimana: abbastanza per mantenere la scheda viva, non così tanto da diventare spam. Le attività che pubblicano regolarmente ottengono più visibilità nell’algoritmo locale perché Google interpreta l’attività costante come segnale di un’azienda operativa e affidabile.

Che cos’è un Google Business Profile verificato?

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Un Google Business Profile verificato è un profilo aziendale che hai confermato a Google come legittimo proprietario o gestore dell’attività, ottenendo così accesso completo a tutte le funzionalità avanzate della piattaforma. La verifica serve a Google per garantire che solo tu puoi modificare informazioni, rispondere a recensioni e pubblicare contenuti sulla tua scheda: senza verifica, sei limitato a operazioni basilari e non puoi usare i post.

Il processo di verifica varia in base al tipo di attività. Google ti invia un codice attraverso uno di questi metodi: cartolina postale (il più comune, arriva in 5-14 giorni all’indirizzo dell’attività), telefonata automatica, email o SMS (se disponibili per la tua categoria), oppure verifica video in tempo reale per alcune tipologie di business. La cartolina resta il metodo standard: ricevi un codice di 5 cifre che devi inserire nel tuo profilo per completare la verifica.

La differenza tra profilo verificato e non verificato è sostanziale. Con la verifica puoi gestire foto, orari, descrizione, rispondere alle recensioni, pubblicare Google Posts, vedere le statistiche di performance, attivare la messaggistica con i clienti. Senza verifica? Puoi solo rivendicare il profilo e aspettare. Per pubblicare post Google, la verifica non è opzionale: è obbligatoria.

Google Business Profile è gratuito?

Google My Business è completamente gratuito: non paghi nulla per creare il profilo, verificarlo, gestirlo o usare qualsiasi funzionalità della piattaforma. Non esistono piani premium nascosti, abbonamenti o costi per pubblicare post, rispondere a recensioni o accedere alle statistiche. È uno strumento che Google offre gratuitamente perché migliora la qualità dei risultati di ricerca locale.

Tutto quello che ti serve è un account Google (anch’esso gratuito) e un’attività fisica con indirizzo o un’area di servizio definita. Puoi gestire il profilo da computer tramite browser o dall’app mobile gratuita disponibile per iOS e Android. Le funzionalità sono identiche nella versione free: non ci sono limitazioni sul numero di foto, post o recensioni che puoi gestire.

Come accedere alla pagina Google Business Profile?

Per accedere a Google Business Profile devi andare su business.google.com e fare login con l’account Google che hai usato per creare o rivendicare il profilo della tua attività. Se hai più attività associate allo stesso account, dopo il login vedrai un elenco da cui selezionare quella che vuoi gestire: clicca sul nome e accedi alla dashboard principale con tutte le funzioni.

Ecco i passaggi precisi:

  1. Apri il browser e vai su business.google.com.
  2. Clicca su “Gestisci ora” o “Accedi” in alto a destra.
  3. Inserisci le credenziali del tuo account Google (email e password).
  4. Se gestisci più profili aziendali, seleziona quello specifico dall’elenco.
  5. Accedi alla dashboard con panoramica, statistiche e menu laterale per tutte le sezioni.

Alternativa mobile: scarica l’app ufficiale “Google Business Profile” (ex Google My Business) da App Store o Google Play Store. L’app ti permette di gestire tutto da smartphone: pubblicare post, rispondere a recensioni, aggiornare orari, caricare foto. Utile se sei sempre in movimento o se gestisci l’attività direttamente dal telefono.

Come impostare al meglio Google Business Profile?

Un profilo Google Business ottimizzato al 100% riceve 7 volte più clic rispetto a uno compilato parzialmente: ogni campo vuoto è un’occasione persa per convincere qualcuno a sceglierti invece del tuo concorrente. La configurazione iniziale richiede 30-60 minuti, ma è tempo investito che ti ripaga per mesi.

Parti da questi elementi critici:

  • Categoria primaria precisa: scegli quella che descrive esattamente cosa fai, non la più generica. “Ristorante di pesce” batte “Ristorante” se vendi pesce. Puoi aggiungere categorie secondarie ma la primaria pesa di più nel ranking locale.
  • NAP consistente: Name, Address, Phone devono essere identici su sito web, Google, directory locali e social. Anche una virgola diversa confonde Google e danneggia il posizionamento.
  • Orari aggiornati: includi orari speciali per festività, chiusure straordinarie, orari estivi/invernali. Niente fa più danni di un cliente che arriva e trova chiuso quando Google diceva aperto.
  • Descrizione con keyword locali: hai 750 caratteri per spiegare cosa fai, per chi, dove. Inserisci naturalmente le parole che i tuoi clienti cercano, senza fare keyword stuffing. Racconta cosa ti rende diverso.
  • Foto di qualità: minimo 10 foto originali. Le attività dei miei clienti con foto ricevono il 42% in più di richieste di indicazioni stradali. Mostra esterni, interni, prodotti, team, dettagli. No foto stock: le persone vogliono vedere il posto reale.
  • Attributi specifici del settore: accessibilità per disabili, Wi-Fi gratuito, parcheggio, pagamenti accettati, servizi disponibili. Google te li propone in base alla categoria: compilali tutti.
  • Link al sito web: inserisci l’URL della home o di una landing page specifica per traffico locale. Deve funzionare e caricare velocemente da mobile.

Come usare i Google Posts

I Google Posts si usano per comunicare novità aziendali, promozioni ed eventi direttamente agli utenti che stanno cercando la tua attività su Google in quel momento. Non sono contenuti generici da spargere nel web: servono per intercettare persone con un intento commerciale già alto e spingerle all’azione mentre stanno valutando se contattarti, visitarti o acquistare da te.

Pubblicare post ha senso in questi casi specifici: hai lanciato un nuovo prodotto o servizio e vuoi farlo sapere subito, stai facendo un’offerta temporanea che scade tra pochi giorni, organizzi un evento e vuoi riempire i posti, hai modificato gli orari per festività o lavori, vuoi spingere contenuti stagionali (menù estivo, collezione autunno, promozione Natale). Ogni volta che hai qualcosa di nuovo da dire a chi ti sta cercando, un post Google è lo strumento giusto.

Il timing conta. Pubblica offerte almeno 3-5 giorni prima della scadenza per dare tempo alle persone di vederle e agire. Gli eventi vanno annunciati 1-2 settimane prima. I contenuti stagionali partono a inizio stagione, non a metà. Per la frequenza: 2-3 post a settimana è il minimo per mantenere la scheda attiva, 5-7 post settimanali se hai un’attività con rotazione alta (ristoranti, negozi con arrivi continui). Meno di 2 post a settimana e Google ti considera inattivo, più di 10 e rischi di apparire spam.

Come creare un post di Google?

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Per creare un post Google accedi al tuo profilo Business, clicca su “Aggiungi aggiornamento” dalla dashboard principale, scegli il formato che ti serve (standard, evento, offerta, prodotto) e compila testo, immagine e call-to-action seguendo le specifiche tecniche della piattaforma. Il processo è guidato ma ci sono dettagli che fanno la differenza tra un post che converte e uno che viene ignorato.

Ecco la procedura completa passo-passo:

  1. Accedi a business.google.com e seleziona il profilo dell’attività.
  2. Nella dashboard principale, clicca “Aggiungi aggiornamento” o vai nella sezione “Post” dal menu laterale.
  3. Scegli il tipo di post: clicca sull’icona corrispondente (megafono per standard, calendario per evento, tag per offerta, carrello per prodotto).
  4. Scrivi il testo del post: massimo 1.500 caratteri disponibili, ma l’ideale è 100-300 parole. Sii diretto: prima frase deve dire cosa offri, seconda perché è utile, terza cosa fare.
  5. Carica foto o video: clicca su “Aggiungi foto” e scegli dal computer. Specifiche tecniche immagini: minimo 720×540 pixel, ideale 1200×900, formato JPG o PNG, peso massimo 5MB, ratio 4:3 o 1:1.
  6. Inserisci call-to-action: scegli dal menu a tendina. Opzioni: “Prenota”, “Ordina online”, “Acquista”, “Scopri di più”, “Iscriviti”, “Ottieni offerta”, “Chiama ora”.
  7. Compila campi specifici: se hai scelto evento aggiungi data/ora inizio e fine, se offerta inserisci codice sconto e scadenza, se prodotto metti prezzo e link.
  8. Controlla anteprima: clicca “Anteprima” per vedere come apparirà su mobile e desktop prima di pubblicare.

Non sottovalutare la foto: i post con immagini generano il 40% di interazioni in più. Usa foto originali del tuo locale, prodotti, team. Le foto stock si riconoscono a chilometri e abbassano la fiducia.

Come pubblicare un post su Google Business profile?

Pubblicare un post richiede solo un clic finale dopo aver compilato tutti i campi: controlli l’anteprima, verifichi che testo e immagini siano corretti, e premi il pulsante “Pubblica” che rende il contenuto immediatamente visibile sulla tua scheda senza nessuna moderazione preventiva da parte di Google. Il post appare entro pochi secondi, anche se può servire qualche minuto perché si propaghi su tutti i dispositivi e posizioni.

Hai due opzioni prima di pubblicare: “Salva bozza” o “Pubblica”. La bozza ti permette di preparare il post, interrompere, tornare dopo e completarlo. Utile se devi chiedere approvazione a qualcuno o aspettare materiali. Quando premi “Pubblica”, il post diventa visibile immediatamente a chiunque cerchi la tua attività o visiti la tua scheda.

Google non fa moderazione preventiva sui post: pubblica subito e verifica dopo. Se violi le policy (contenuti spam, offensivi, fuorvianti), il post viene rimosso entro 24-48 ore e ricevi una notifica. Ma nella maggior parte dei casi, se rispetti le regole base, il post resta attivo per tutta la sua durata.

Come programmare i post su Google Business Profile?

Google Business Profile non offre una funzione nativa di programmazione post: devi pubblicare manualmente ogni volta o usare strumenti terzi che si integrano con le API ufficiali di Google per automatizzare il processo. Questa limitazione ha spinto molte piattaforme di social media management a includere Google Posts nei loro servizi.

Gli strumenti più affidabili per programmare post Google sono:

  • Hootsuite: si integra direttamente con Google Business Profile tramite API ufficiali. Crei il post, scegli data e ora di pubblicazione, lo strumento lo pubblica automaticamente. Piano a pagamento da 99$/mese.
  • Buffer: funziona come Hootsuite, interfaccia più semplice. Piano Google Posts parte da 6$/mese per profilo.
  • Planable: ottimo per team che devono approvare contenuti prima della pubblicazione. Piano da 11$/utente/mese.
  • LocalUp: specializzato solo su Google Posts, interfaccia leggera. Piano da 15$/mese.

Pro degli strumenti terzi: risparmi tempo, pianifichi contenuti in anticipo, mantieni costanza anche quando sei occupato. Contro: costi mensili, configurazione iniziale, un altro tool da imparare. Per attività con budget limitato o pochi post mensili, la pubblicazione manuale resta l’opzione migliore.

Dove si vedono i post di Google My Business?

I post di Google appaiono nel Knowledge Panel quando cerchi l’attività da desktop, nella scheda completa che si apre toccando il nome su Google Maps mobile, e nella sezione “Aggiornamenti” visibile dopo aver espanso i dettagli del Local Pack nei risultati di ricerca. La posizione esatta dipende dal dispositivo e dal tipo di ricerca che l’utente ha fatto.

Nel dettaglio, ecco dove trovarli:

  • Desktop (Google Search): quando cerchi il nome di un’attività e appare il Knowledge Panel sulla destra con mappa, foto, orari, i post sono nella sezione “Aggiornamenti” sotto le foto principali. Devi scorrere leggermente verso il basso. Non sempre appaiono: Google decide in base a freschezza, engagement, rilevanza della ricerca.
  • Mobile (Google Search): tocca il nome dell’attività nei risultati, si apre la scheda completa. Scorri sotto le foto e trovi “Post” come sezione dedicata con carosello orizzontale. Ogni post è cliccabile e si espande a schermo intero.
  • Google Maps mobile: cerca l’attività, apri la scheda, scorri oltre recensioni e foto. La sezione “Aggiornamenti” mostra gli ultimi post pubblicati in ordine cronologico.
  • Local Pack espanso: nei primi 3 risultati locali con mappa, se clicchi su “Altre attività” e poi su un singolo profilo, vedi i post nella scheda espansa.

La visibilità dipende da tre fattori: quanto è completo il tuo profilo (profili al 100% hanno priorità), quanto engagement generano i tuoi post (clic, azioni), e quanto sei pertinente per quella specifica ricerca. I post non appaiono sempre a tutti: Google li mostra quando ritiene che aggiungano valore alla decisione dell’utente.

Quali sono gli errori da evitare nei Google Posts?

I post che violano le policy di Google vengono rimossi entro 24-48 ore e danneggiano la reputazione del tuo profilo, abbassando la visibilità generale della scheda nei risultati locali. Anche errori meno gravi – come contenuti poco chiari o immagini scadenti – riducono il tasso di conversione e rendono inutile tutto il lavoro di pubblicazione.

Ecco gli errori che vedo più spesso e che devi assolutamente evitare:

  1. Violare le policy di Google: contenuti spam, link a siti malevoli, false dichiarazioni, contenuti per adulti, vendita di prodotti vietati (armi, droga, tabacco senza licenza). Penalizzazioni immediate.
  2. Usare testo tutto maiuscolo: “OFFERTA IMPERDIBILE!!!” sembra urlo disperato, non promozione professionale. Google penalizza anche formattazione aggressiva.
  3. Fare keyword stuffing: ripetere “ristorante Bari, ristorante pizzeria Bari, miglior ristorante ecc.” non funziona e appare spam. Una menzione naturale basta.
  4. Caricare immagini sgranate o troppo pesanti: foto sotto 720x540px appaiono pixelate, sopra 5MB non si caricano. Usa dimensioni corrette.
  5. Non inserire call-to-action chiara: post senza pulsante CTA perdono il 40% delle conversioni. Dì sempre cosa vuoi che le persone facciano.
  6. Pubblicare informazioni false o ingannevoli: “Sconto 50%” quando è 10%, “Aperto 24/7” quando chiudi domenica. Google rimuove e i clienti si arrabbiano.
  7. Usare link rotti o a domini sospetti: verifica sempre che il link funzioni prima di pubblicare. Link morti = pessima impressione.
  8. Lasciare post scaduti visibili: se hai pubblicato “Offerta valida fino al 15 novembre”, il 16 novembre eliminalo. I post vecchi danneggiano la freschezza del profilo.
  9. Copiare contenuti da altre schede: Google riconosce testo duplicato e abbassa il ranking. Scrivi sempre contenuti originali.
  10. Ignorare commenti e domande sui post: se qualcuno interagisce, rispondi entro 24 ore. L’engagement aumenta la visibilità del post.

Gli errori grammaticali e refusi non violano policy ma riducono la percezione di professionalità: un “ristorante” scritto “risorante” o “consulenza gratuita” con “grattis” ti fanno sembrare poco affidabile. Rileggi sempre prima di pubblicare, meglio ancora fai rileggere a qualcun altro.

Come monitorare le performance dei Google Posts su Google Business Profile

Google Business Profile Insights mostra visualizzazioni, clic e azioni generate dai post attraverso una dashboard dedicata che trovi nella sezione “Performance” del tuo profilo, permettendoti di misurare quali contenuti funzionano e quali ignorare nella tua strategia futura. I dati sono aggiornati con 24-48 ore di ritardo, quindi non aspettarti numeri in tempo reale.

Le metriche disponibili per ogni post sono:

  • Visualizzazioni: quante volte il post è apparso sulla tua scheda o nei risultati di ricerca. Non significa che l’hanno letto, solo che era visibile sullo schermo.
  • Clic sul post: quante persone hanno cliccato per espandere e leggere il contenuto completo. Questa metrica ti dice se il contenuto (foto + prime righe di testo) era abbastanza interessante da meritare attenzione.
  • Clic su call-to-action: il numero più importante. Quante persone hanno premuto “Prenota”, “Chiama”, “Acquista” o qualsiasi CTA tu abbia impostato. Questa è la conversione diretta.
  • Chiamate generate: se il CTA era “Chiama”, qui vedi quante persone hanno effettivamente telefonato dopo aver visto il post.
  • Richieste di indicazioni: quanti hanno chiesto le indicazioni stradali su Maps dopo aver letto il post. Metrica chiave per attività fisiche.
  • Visite al sito web: se hai inserito link, qui vedi quanti clic ha ricevuto. Confronta con Google Analytics per verificare coerenza.

Dove trovare questi dati: accedi al profilo Business, vai su “Performance” nel menu laterale, scorri fino alla sezione “Post” e clicca su “Visualizza dettagli”. Ogni post ha una riga con metriche aggregate. Cliccando sul singolo post vedi breakdown completo.

Quali sono i vantaggi dei post di Google?

I Google Posts aumentano la visibilità della tua scheda aziendale nei risultati di ricerca locale intercettando utenti nel momento esatto in cui stanno valutando dove andare, chi chiamare o cosa comprare. Non stai spammando inbox o interrompendo qualcuno che guarda video di gatti: stai comunicando con persone che hanno già manifestato interesse per quello che fai.

I vantaggi concreti che ho visto su centinaia di profili che gestisco sono:

  • Maggiore visibilità nella SERP locale: i post aggiungono contenuto fresco alla tua scheda, segnalando a Google che l’attività è attiva. Le schede con post recenti hanno priorità nel ranking rispetto a quelle ferme da mesi.
  • Comunicazione diretta senza intermediari: parli ai tuoi potenziali clienti senza pagare Meta, TikTok o Google Ads. Zero costi pubblicitari, zero algoritmi che limitano la reach organica.
  • Aumento del CTR sulla scheda: un post ben fatto con foto accattivante e offerta chiara può aumentare i clic sulla scheda del 20-30%. Più contenuto dai, più motivi dai alle persone per sceglierti.
  • Boost dell’engagement: le attività che pubblicano regolarmente ricevono 5 volte più azioni dai clienti – chiamate, richieste di indicazioni, visite al sito, prenotazioni. I numeri non mentono.
  • Differenziazione dai competitor: nella tua zona quante attività usano i post Google? Probabilmente meno del 30%. Usarli ti mette automaticamente davanti al 70% dei concorrenti che non sanno nemmeno che esistono.
  • Zero costi di advertising: tutto gratis. Nessun budget minimo, nessun costo per clic, nessuna spesa per raggiungere persone. Sfrutti traffico organico già esistente.
  • Dati analytics integrati: vedi subito cosa funziona e cosa no, senza installare pixel o configurare tracking complessi. Google ti dà i numeri base che servono per ottimizzare.

Le attività che pubblicano almeno 2 post a settimana vedono un incremento medio del 30% nel traffico in negozio nei primi 60 giorni. Non sono promesse da guru: sono dati di BrightLocal su 5.000 profili analizzati nel 2023.

L’impatto dei post di Google sulla SEO locale

I Google Posts influenzano il ranking locale attraverso engagement signals e content freshness che Google usa come fattori di posizionamento nel Local Pack e nei risultati di Google Maps. Le attività che pubblicano costantemente hanno il 40% di probabilità in più di apparire nelle prime tre posizioni rispetto a chi ignora questa funzionalità.

I fattori di SEO locale che i post impattano direttamente:

  • Engagement signals: Google misura quante persone interagiscono con la tua scheda. Clic sui post, azioni sul CTA, tempo speso sulla scheda sono segnali che dici: “Questa attività interessa agli utenti”. Più engagement, più Google ti spinge in alto.
  • Content freshness: l’algoritmo locale premia contenuti aggiornati. Un post pubblicato oggi vale più di una descrizione scritta due anni fa. La freschezza segnala rilevanza attuale.
  • Keyword relevance locale: quando scrivi post inserisci naturalmente termini locali – “pizzeria centro Bari”, “tagliando auto Puglia”, “studio commercialista Bari vecchia”. Google associa queste keyword alla tua scheda, rafforzando la rilevanza geografica per ricerche specifiche.
  • User experience signals: se gli utenti cliccano sulla tua scheda, leggono i post, compiono azioni e non tornano indietro a cercare altro, Google interpreta questo come “scheda utile”. Il bounce rate basso è un ranking factor.
  • Completezza del profilo: avere la sezione post attiva e aggiornata aumenta il completion score del profilo. Google vuole schede complete al 100% perché offrono più informazioni agli utenti.

Come Google valuta i tuoi post nello specifico:

  • Frequenza di pubblicazione: 2-3 post a settimana è il minimo per essere considerati attivi. Meno di questo e sei nella media. Più di 5 e sei sopra il 90% dei competitor.
  • Qualità dei contenuti: testo originale, foto proprietarie, informazioni utili. Google riconosce testo copiato o contenuti generici e li pesa meno.
  • Interaction rate: il rapporto tra visualizzazioni e azioni. Se su 1.000 visualizzazioni hai 50 clic, hai un buon engagement. Se ne hai 5, il contenuto non funziona.
  • Coerenza NAP: le informazioni nei post devono essere coerenti con quelle nel profilo. Se scrivi “Chiamaci al 080123456” ma nel profilo hai 080654321, crei confusione e Google lo nota.

La sinergia con altri fattori di ranking locale amplifica i risultati. I post da soli non ti fanno scalare 20 posizioni, ma combinati con recensioni Google costanti, citazioni accurate nelle directory, backlink locali e sito ottimizzato, diventano un pezzo del puzzle che fa la differenza tra posizione 4 (invisibile) e posizione 2 (visibile e cliccabile).

Il peso relativo dei post nel ranking locale è stimato tra il 5% e il 10% secondo studi di Whitespark e BrightLocal. Non è il fattore principale – le recensioni pesano il 15%, la distanza il 20%, la rilevanza generale il 25% – ma è un fattore controllabile al 100% che puoi ottimizzare in 30 minuti a settimana. E a differenza di fattori come la distanza fisica (che non puoi cambiare), i post dipendono solo da te.

Google Post vs. post sui social media

I Google Posts intercettano utenti con intento commerciale alto che stanno cercando attivamente quello che offri, mentre i post sui social media raggiungono persone che scorrono il feed senza un obiettivo di acquisto immediato. La differenza fondamentale è l’intento: su Google ti trova chi vuole comprare adesso, sui social devi convincere qualcuno a smettere di guardare meme e considerare la tua offerta.

AspettoGoogle PostsPost Social Media
VisibilitàUtenti in ricerca attiva localeFollower filtrati da algoritmo feed
Intento utenteAlto (ricerca commerciale)Variabile (intrattenimento/awareness)
Durata contenuto7 giorni fissi poi scadePermanente ma seppellito in poche ore
CostoCompletamente gratuitoGratuito ma reach organica sotto 5%
TargetingGeografico automatico precisoManuale via ads o impreciso
Tasso conversioneAlto (utenti pronti all’acquisto)Medio-basso (awareness)
AnalyticsBase ma sufficientiAvanzati e dettagliati
Flessibilità formatoLimitata (4 tipi standard)Alta (stories, reel, caroselli)
DifficoltàBassa (pubblichi e funziona)Alta (serve strategia contenuti)

Quando usare Google Posts: hai un’offerta time-sensitive, vuoi traffico in negozio oggi, devi comunicare con chi ti sta già cercando, hai budget zero per ads. Quando usare social: fai brand awareness, racconti storie lunghe, costruisci community, hai budget per sponsorizzate.

La strategia vincente? Usarli entrambi con scopi diversi. I post Google convertono chi è pronto, i social nutrono chi non ti conosce ancora. Molte delle mie attività clienti pubblicano la stessa offerta su entrambi ma con copy diverso: su Google vai dritto al punto (“Sconto 20% oggi”), sui social racconti perché l’offerta esiste e crei contesto. I Google Posts convertono 3 volte di più ma hanno reach limitata a chi ti cerca. I social hanno reach potenzialmente infinita ma conversion rate sotto il 2%.

Conclusione

I post di Google sono lo strumento più sottovalutato della SEO locale. Gratuiti, immediati, visibili a persone che ti stanno già cercando: eppure la maggior parte delle attività li ignora o li usa male. Ora sai cosa sono, come funzionano e come usarli per aumentare visibilità e conversioni senza spendere un euro in pubblicità.

Il problema che volevo risolvere all’inizio era farti capire a cosa servono davvero: non sono l’ennesimo social da gestire, sono il modo più diretto per comunicare con chi ha già intenzione di comprare da te. Quando qualcuno cerca “parrucchiere Bari” e trova la tua scheda con un post “Sconto 20% questa settimana”, stai parlando alla persona giusta nel momento giusto.

Inizia oggi. Accedi al tuo Google Business Profile, pubblica il primo post con un’offerta semplice o una novità. Poi programma 2-3 post a settimana per i prossimi 30 giorni. I risultati non sono immediati – servono 30-60 giorni di pubblicazione costante prima che Google ti consideri attivo e ti dia priorità nel ranking – ma quando arrivano, restano.

Pietro Rogondino
Pietro Rogondino

Sono Pietro Rogondino, consulente SEO di Bari con 18 anni di esperienza. Aiuto imprenditori come te a portare il proprio sito in prima pagina su Google, dove i tuoi clienti ti stanno già cercando. Non uso trucchi. Solo metodologie testate che funzionano nel tempo. Perché il tuo successo è anche il mio. Affidati a chi conosce davvero il Web Marketing: insieme possiamo trasformare la tua presenza online per ottenere risultati concreti.

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