Le parole che Google ama sono quelle che i tuoi clienti cercano

Le tue parole non vendono. Ecco perché.
I motori di ricerca leggono le keywords. Le persone cercano risposte.
Hai migliaia di parole sul sito. Nessuno le legge. Tre secondi e scappano. Sai perché? Hai scritto per Google. Non per chi compra. Le tue pagine suonano come codici fiscali. Keywords ovunque. Senso da nessuna parte. Il risultato? Doppia invisibilità. Google ti ignora. Premia chi fa restare le persone. Le persone ti ignorano. Cercano storie, non formule.
Io scrivo in modo diverso. Prima ascolto. Cosa cercano davvero? Non parole. Risposte. Non keywords. Soluzioni ora. Creo testi che divorano. Che condividono. Che comprano. Google vede tutto. Il tempo che restano. Le azioni che fanno. E ti spinge su. Non è magia. È scrivere per vendere. Il ranking? Una logica conseguenza. Quando le parole funzionano.
I loro contenuti adesso vendono. I tuoi?
Prima pagina. Più clienti. Stesso budget. Copy diverso.
Cosa succede quando le parole funzionano
Meno parole. Più vendite. È questo il punto. Non scrivo romanzi SEO. Costruisco ponti tra chi cerca e chi trova. Tra problema e soluzione. Tra dubbio e acquisto. Ogni parola lavora. Ogni frase converte. Google lo vede. Lo misura. Ti premia. Ma non è il motore di ricerca il protagonista. Sei tu. Con clienti che restano. Che leggono. Che comprano. Che tornano.
Cosa cambia davvero? Tutto. Il tuo sito smette di parlare da solo. Inizia a conversare. Le persone trovano risposte, non keyword. Storie, non formule. Il tempo di permanenza raddoppia. Il bounce rate crolla. Le conversioni salgono. Non per magia. Per metodo. Scrivo quello che le persone vogliono leggere. Nella lingua che parlano. Con le emozioni che sentono. Il ranking? Una conseguenza. Naturale come respirare.
Scopri cosa cercano davvero
Non cerco keywords. Cerco intenzioni. Cosa vuole davvero chi ti cerca? Lo scopriamo. E scrivo esattamente quello.
Parole che vendono
Ogni frase ha uno scopo. Informare. Emozionare. Vendere. Zero riempitivi. 100% valore.
SEO che non si vede
La SEO migliore è quella che non si vede. Struttura perfetta. Meta tag chirurgici. Schema markup. Ma il lettore vede solo una storia avvincente.
Ogni parola al suo posto
Scrivo. Misuro. Miglioro. Ogni parola guadagna il suo posto. O viene eliminata.
Ecco come trasformo le tue parole in vendite
Niente segreti. Solo metodo.

Ascolto chi ti cerca
Non le tue parole. Le loro. Cosa cercano davvero i tuoi clienti? Non immagino. Scopro. Analizzo query, conversazioni, domande. Entro nella loro testa. Prima di scrivere una sola parola.

Decodifico le intenzioni
L’intenzione dietro la ricerca. Ogni query nasconde un bisogno. Lo trovo. Lo capisco. Lo traduco. “Scarpe running” non cerca scarpe. Cerca di correre senza dolore. Scrivo per quel dolore.

Costruisco la storia
Storie. Non keywords. Una frase. Un’emozione. Un problema risolto. Ogni parola guadagna il suo posto. O sparisce. Zero riempitivi. 100% valore. Copy che si legge come si respira.

Nascondo la tecnica
Invisibile ma potente. Struttura perfetta. Meta chirurgici. Schema markup. Rich snippet. Ma tu vedi solo una storia che ti cattura. la SEO migliore? Quella che non si nota.

Misuro i risultati
Numeri che contano. Tempo di lettura. Scroll depth. Conversioni. Non ranking. Comportamenti. Se le persone restano, Google premia. Se comprano, tu vinci. Aggiusto. Miglioro. Sempre.
I clienti. Le loro parole.
Fatti concreti. Non complimenti.
Frequently Asked Questions
Le risposte che cerchi. La trasparenza che meriti.
Ti dico la verità: dipende da cosa vuoi ottenere. Un articolo può costare da 25 a 200 euro. Lo so, è un range ampio. Ma pensa a questo: quanto ti sta costando ogni giorno essere invisibile su Google? Quanto fatturato perdi perché i clienti trovano i tuoi competitor invece di te? Ecco, quella è la cifra che conta.
Google non è Amazon Prime. Non arriva domani. Ma neanche tra un anno. Nella mia esperienza di SEO Copywriter? 3-6 mesi per vedere un posizionamento serio. A volte prima, se il tuo sito ha già una buona reputazione. Il punto è: iniziare. Perché mentre aspetti, qualcun altro sta già scalando.
La differenza sta nell’approccio. Io non penso a “che keyword devo infilare”. Penso a “cosa cerca davvero questa persona”. Non scrivo per l’algoritmo. Scrivo per Maria che alle 23:00 cerca una soluzione al suo problema. Google se ne accorge. Premia chi serve meglio Maria. È così semplice. Ed è così difficile da fare bene.
Funziona più che mai. Ma è cambiato tutto. Google oggi capisce il contesto, l’intenzione, la qualità. Sa riconoscere un testo scritto per fregarlo. Premia chi scrive per le persone. La vecchia SEO è morta. La nuova? È semplicemente buona scrittura che sa farsi trovare.
Certo che puoi. Come puoi fare la dichiarazione dei redditi da solo. O ripararti il lavandino. La domanda non è se puoi. È se conviene. Mentre impari, sbagli, correggi, riprovi… i tuoi competitor vendono. Io faccio questo ogni giorno. Tu cosa sai fare meglio di chiunque altro? Ecco. Facciamo ognuno il proprio mestiere.